Allen, die hier vorbeikommen, wünsche ich einen schönen letzten Tag des Jahres 2010!
Wie immer zum Jahreswechsel wünsche ich uns allen vor allem Liebe, Gesundheit, Glück und Mut.
Besondere Vorsätze für das Neue Jahr fasse ich keine, sondern schenke mir ein Motto. Letztes Jahr war es der Spruch „Steter Tropfen“, also die Ermahnung an mich selbst, die Dinge langsam und Schritt für Schritt anzugehen. Es hat mir gut getan, immer wieder an diesen Satz zu denken.
Also: Im Jahr 2011 möchte ich mich daran erinnern, die Dinge stets „mit einem kurzsichtigen und mit einem weitsichtigen Auge“ zu betrachten.
Der Blick mit dem „kurzsichtigen Auge“ steht für die eigene Befindlichkeit, dafür einzustehen mit dem, was man in diesem Moment wirklich fühlt und möchte und was man eben nicht möchte, die Aufrichtigkeit sich selbst gegenüber, die Dinge im Detail beleuchten und wahrnehmen.
Das „weitsichtige Auge“ hingegen soll dazu dienen, die Dinge aus einer gewissen Distanz zur eigenen Situation anzusehen, die vielleicht manchmal zu heftige Gefühlswelt der Augenblicks auszuklammern und sich zu fragen, ob man nicht übertreibt, ob es die Aufregung wirklich Wert ist, man lernt auf diese Weise auch die Dinge in einem größeren Kontext anzuschauen und anders zu bewerten.
Wenn ihr mich 2011 also hin und wieder blinzeln seht und dass ich mal mit dem einen, dann mit dem anderen Auge auf eine Sache schaue – jetzt wisst ihr, weshalb. 😉
Bis bald, im Neuen Jahr! Alles Gute!
A tutti quelli che passano qui auguro una bellissima ultima giornata del 2010!
Come sempre auguro a noi tutti, per l’anno nuovo, salute, amore, coraggio e felicitá.
Come l’anno scorso non prometto nulla a me stessa, niente propositi, solo un motto, come l’anno scorso. Durante il 2010 mi ha aiutato molto fermarmi ogni tanto e ricordarmi di non voler fare troppe cose in una volta, ma piano piano, passo dopo passo, soprattutto nel periodo degli esami dei ragazzi ho spesso ripetuto la mia „frase dell’anno“ come un mantra…
Nel 2011 vorrei ricordare a me stessa di guardare alle cose, ai cambiamenti, ai problemi, alle sfide, con „un occhio miope“ e „un occhio lungimirante“.
Il primo tipo di sguardo é rivolto a me stessa, a quello che sento veramente dentro di me, per ascoltare e prendere sul serio i miei sí e i miei no, per osservare i problemi da vicino e nel dettaglio.
Con l’altro occhio invece si riesce a vedere le cose con piú distanza, per capire se si sta esagerando o meno nella reazione a qualcosa, nelle paure, nei dubbi; si riesce a vedere anche tutto quello che sta attorno al problema da risolvere, spesso si riesce a capire meglio le cose guardandole da lontano e nel loro contesto, e si possono valutare diversamente da questa prospettiva un po‘ piú lontana.
Ecco, se nel 2011 mi vedete chiudere un occhio e guardare solo con l’altro e poi viceversa, sapete cosa sto tentando di fare. 😉
A presto, ci vediamo nell’Anno Nuovo! Auguroni!