Women’s History 2: Women in Middle Ages

4. März 2011

Die zweite Reise in die Geschichte der Frauen führt uns ins Mittelalter.
Zwischen 5. und 14. Jahrhundert bestimmt weitgehend die Kirche das Frauenbild und die Lebens- und Denkordnung.

Il nostro secondo viaggio nella storia femminile porta nel Medioevo.
Fra il quinto e il quattordicesimo secolo soprattutto la Chiesa ha grande influenza sul modello di donna e stile di vita e di pensiero.

Wir starten mit einer besonderen Frau: Hildegard von Bingen. Sie ist ein Beispiel dafür, wie das Klosterleben für Frauen aus dem Adel und reichem Bürgertum eine Alternative darstellt; sie haben die Möglichkeit ein anderes Leben zu führen anstatt Hausfrau und Mutter zu sein, und sie haben vor allem Zugang zu Bildung.
Hildegard von Bingen war Klosterbegründerin, Äbtissin und Mystikerin. Sie schrieb viele Werke über Theologie, Naturwissenschaft und  Medizin. Noch heute kommt im Gesundheits- und Ernährungsbereich viel von ihrem Wissen zur Anwendung.
Sandro ist sehr beeindruckt von ihr. Hier derzeit online die Filmdokumentation mit vielen nachgestellen Szenen „Hildegard von Bingen und die Macht der Frauen“ – sehr gut gemacht und sehenswert.

Partiamo con una donna importante: Ildegarda di Bingen.
La sua vita é un esempio di come la vita monastica per le donne della nobiltà e della borghesia ricca rappresenta un’alternativa: hanno l’opportunità di condurre una vita diversa da quella di moglie e casalinga, e hanno soprattutto l’accesso all’istruzione.

Ildegarda di Bingen è scrittrice, musicista, cosmologa, artista, drammaturga, guaritrice, linguista, naturalista, filosofa, poetessa, consigliera politica, profetessa e compositrice. Ancora oggi, soprattutto nel campo dell’alimentazione e della salute, molti dei suoi consigli vengono seguiti.
Sandro è molto impressionato. Qui c’é un’interessanto documentario online su Ildegarda di Bingen (in lingua tedesca, con immagini e scene fatte molto bene).


Nachtrag: Annarita erlaubt mir, hier ein passendes Bild eines ihrer Werke einzufügen; diesen Teller hat sie mit einem Motiv der Hildegard von Bingen dekoriert. Ist er nicht wunderschön?

P.S. – Annarita mi ha permesso di inserire qui la foto con un piatto decorato da lei con l’immagine di Ildegarda. Non é stupendo?


Auch die nächste Frauengestalt ist eine besondere: Eleonore von Aquitanien, die Mutter von Richard Löwenherz, die ein sehr bewegtes Leben führte. Da muss Sandro natürlich sofort an die Geschichte von Robin Hood denken.
Auch Eleonore von Aquitanien beschließt ihr Leben am Ende als Nonne in einem Kloster.
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Die Frauen des Adels waren für ihre Stickereien und kunsthandwerklichen Fertigkeiten hoch angesehen, man denke an den berühmten Teppich von Bayeux, der von Frauen an mittelalterlichen Höfen geschaffen wurde.
Diese Art zu leben war aber wie gesagt den Frauen aus bestimmten Ständen vorbehalten.

Anche il prossimo personaggio é abbastanza conosciuto: Eleonora d’Aquitania, madre di Riccardo Cuor di Leone. La sua biografia é molto movimentata. Ovvio che Sandro pensa subito alla storia di Robin Hood…
Anche la vita di Eleonora d’Aquitania alla fine si conclude in un monastero.
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Le donne della nobiltà sono apprezzate per i loro ricami e capacità artigianali, basta pensare al famoso Arazzo di Bayeux, creato da donne nelle corti medievali.
Questo stile di vita peró come detto nel Medioevo é riservato alle donne nobili.

Um 1100 entsteht durch den Minnesang ein neues Frauenbild, die höfische Dame wird zur Person und Subjekt im amourösen Spiel.

Nel 1100 circa attraverso il Minnesang il modello di donna cambia: la Signora diventa persona e soggetto nel gioco amoroso.

Thomas von Aquin: „Die Frau ist ein schwächliches, unvollkommenes Geschöpf, das seine Entstehung allein dem Zufall verdankt.“

Tommaso d’Aquino: „La donna è una creatura debole e imperfetta, che deve la propria esistenza unicamente al caso.“

Unter bestimmten Voraussetzungen konnte eine Ehe im Mittelalter aufgelöst werden. Bei Unfruchtbarkeit der Ehefrau konnte der Ehemann die Auflösung der Ehe fordern (freilich war damals wohl immer die Frau jene, bei der Unfruchtbarkeit „festgestellt“ wurde). Ein Unrechtsverhalten der Ehefrau konnte zu ihrer Verstoßung und zur Scheidung führen.

In determinate condizioni é possibile scogliere il matrimonio nel Medioevo. Il marito puó richiedero lo scioglimento del matrimonio in caso di sterilitá della moglie (ovviamente quasi sempre il fatto di non riuscire ad avere figli era „colpa“ della donna).  Anche un comportamento sbagliato da parte della moglie puó portare al divorzio.


Margarethe von Tirol, genannt Margarete Maultasch, ist ein Beispiel für eine Frau, die sich über einige Dinge ihrer Zeit hinweggesetzt hat.
Die Tochter des Tiroler Grafen Heinrich wird mit 12 Jahren mit einem später gewalttätigen Ehemann zwangsverheiratet. Margarethe vertreibt den Ehemann schließlich und erklärt die Ehe für nicht vollzogen (mit einem Hinweis auf des Ehemanns Impotenz) und daher für annulliert. Daraufhin heiratet Margarethe Ludwig von Bayern; dies alles erregt in ganz Europa Aufsehen. Der über die Annullierung erzürnte Papst anerkennt die Auflösung der ersten Ehe nicht und verhängt einen Bann über Margarethe und damit über das Land Tirol. Das geschieht in einer Zeit, die begleitet ist von Naturkatastrophen, Erdbeben zwischen Meran und Bozen, Heuschreckenplagen, Pest. Unterstützt von der Kirche, die von der „Strafe Gottes“ spricht, geben viele Menschen Margarethe dafür die Schuld. Doch Margarethe lässt sich nicht einschüchtern und geht ihren Weg. Nachdem 1361 ihr Ehemann plötzlich stirbt und wenige Jahre später auch ihr Sohn, bleibt sie allein zurück. Schließlich übergibt sie das Land Tirol den Habsburgern und zieht sich nach Wien zurück, wo sie einsam mit 51 Jahren stirbt. Der Beiname „Maultasch“ geht vermutlich auf ihren ersten Ehemann zurück, der die übelsten Gerüchte über sie verbreitete.

Margarete contessa di Tirolo, chiamata Margarete Maultasch („bocca a forma di borsa“), è un esempio di una donna che ha sfidato la sua epoca.
La figlia del conte Heinrich di Tirolo viene costretta a sposare, all’etá di 12 anni, un marito violento. Dopo un po‘ Margarete, con l’aiuto di amici, lo chiude fuori casa e dichiara il matrimonio non avvenuto (con un riferimento alla impotenza del marito) e quindi annullato. Margarete sposa in seconde nozze Ludovico di Baviera; questi episodi attirano  l’attenzione di tutta l’Europa. Il Papa é arrabbiato per l’annullamento e non riconosce lo scioglimento del primo matrimonio. Condanna Margarete e di conseguenza tutta la provincia del Tirolo. Questo accade in un periodo accompagnato da catastrofi naturali, terremoti tra Merano e Bolzano, invasione di cavallette, la peste. Sostenuti dalla Chiesa che parla di „punizione divina“, molti danno la colpa a Margarete. Ma lei non si dá per vinta e prosegue la sua strada. Dopo che il marito improvvisamente nel 1361 muore, e pochi anni dopo anche suo figlio, Margarete rimane sola. Infine decide di passare il Tirolo agli Asburgo e si ritira a Vienna, dove muore all’età di soli 51 anni. Il brutto soprannome „Maultasch“ risale probabilmente al suo primo marito, che ha diffuso i peggiori dicerie su di lei.


Frauen waren im Mittelalter grundsätzlich erbberechtigt aber benachteiligt gegenüber Brüdern und Söhnen. Männliche Nachkommen sollten laut Tiroler Landesordnung des 16. Jh. mehr erben als Töchter. –
Ein weiteres Thema zum Mittelalter ist natürlich das Kapitel Hexenverfolgung.
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Noch eine interessante Frau haben wir hier, mit der wir uns bereits langsam in Richtung Renaissance aufmachen: die Französin mit italienischen Wurzeln  Christine de Pizan. Sie war die erste Berufs-Schriftstellerin. Ihr berühmtestes Werk ist wohl „Die Stadt der Frauen“, in dem sie am Beispiel bedeutsamer Frauengestalten auf die verkannten Fähigkeiten der Frau hinweist und das Bild einer utopischen Gesellschaft zeichnet, die der Frauen gleiche Rechte gewährt. Die Frauen-Vorbilder sind die „Bausteine“ dieser Stadt, in der sich alle Frauen wohlfühlen sollen.

Nel Medioevo, per quanto riguarda il diritto di ereditá e successione, le donne solitamente erano svantaggiate riguardo i maschi. L’ordinamento del Tirolo nel 16esimo secolo prevede appunto chiaramente che i figli maschi ereditino di piú delle figlie.
E ovviamente quando si parla di Medioevo si parla anche della Caccia alle Streghe…
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Ancora una donna interessante, con lei stiamo giá passando pian piano nel periodo del Rinascimento: la francese (di origini italiane) Christine de Pizan: Ahimè, mio Dio, perché non mi hai fatto nascere maschio? Tutte le mie capacità sarebbero state al tuo servizio, non mi sbaglierei in nulla e sarei perfetta in tutto, come gli uomini dicono di essere…
Christine de Pizan é riconosciuta come la prima scrittrice europea di professione. La sua opera piú famosa é „La cittá delle donne“ in cui disegna una societá utopica dove le donne hanno gli stessi diritti degli uomini, e dove sottolinea, attraverso esempi di diverse donne, le capacitá che le donne hanno e che a suo tempo non vengono riconosciute. Gli esempi di donna sono praticamente „le pietre“ con la quale viene costruita la cittá delle donne.


Die Vernunft, die Rechtschaffenheit und die Gerechtigkeit besuchen Christine de Pizan und inspirieren sie zum Bau einer Stadt der Frauen.

La Ragione, la Rettitudine e la Giustizia fanno visita a Christine de Pizan e le dicono di costruire la Cittá delle donne.


Dieser Spruch von Christine de Pizan hängt in unserer Küche.

Una cartolina con questa citazione di Christine de Pizan é appesa nella nostra cucina.

Und schließlich noch drei bekannte Männer, die als Vorboten der Renaissance gelten: Die italienischen Dichter Dante (1265-1323), Petrarca (1304-1379) und Boccaccio (1313-1375) stellen in ihren Werken durch eine Neudefinition der irdischen Liebe auch die Neubewertung der Frau dar. Ich habe Bocaccios „Decamerone“ aus meiner Oberschulzeit gefunden und werde vielleicht in den nächsten Tagen ein paar Geschichten daraus (übersetzt) vorlesen.

E, infine, tre uomini famosi che sono considerati come precursori del Rinascimento:  Dante (1265-1323), Petrarca (1304-1379) e Boccaccio (1313-1375). Nelle nelle loro opere hanno ridefinito l’amore e cosí anche rivalutato la donna. Ho trovato una versione del „Decamerone“ di Boccaccio che risale ai miei anni di scuola superiore; forse nei prossimi giorni leggeró (in versione di traduzione simultanea) qualche pezzo a Sandro.


Auch diesmal wird wieder ein Leporello aus dem zweiten Ausdruck der Info-Kärtchen.
Ich denke, wir werden das jetzt bei allen diesen Zeitreisen machen und so am Ende eine nette Sammlung von Übersichten haben.

Anche questa volta concludiamo l’epoca con un leporello.
Penso che useremo questo metodo in tutti i nostri „viaggi“ nella storia femminile, cosí alla fine avremo una bella raccolta di piccoli riassunti.


Das viele Erzählen vom Mittelalter macht Lust auf Spielen und Szenen-Nachstellen.
[Auf dem Foto fehlt noch Jeanne D’Arc 😉 Auch dazu gibt es online eine interessante Film-Dokumentation. ].

Tutti questi racconti fanno venire voglia a Sandro di … giocare e ripetere le scene nel gioco.
[Nella foto manca ancora Jeanne d’Arc 🙂 ]


Hier Sandros „Hildegard von Bingen“. Jetzt wird er ihr noch ein Kloster bauen.
Ob es zukünftig von Playmobil auch Christine de Pizans „Stadt der Frauen“ zum Nachbauen gibt? 😉
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Bei dieser Frauengeschichte-Reise bemühe ich mich, Sandro bereits bekannte Frauen und auch neue Figuren näher zu bringen. Ihm ausschließlich neue Gestalten zu präsentieren würde in diesem Kontext zuviel werden, daher ist die Auswahl jedesmal auf drei-vier neue Frauen beschränkt, während er von den anderen bereits früher gehört hat. Es gäbe freilich noch viele weitere interessante Frauen, über die zu erzählen sich lohnt.
Und welche ist eure „liebste Frauenfigur“ aus dem Mittelalter?


Ecco „Ildegarda di Bingen“ by Sandro, ora vuole anche costruire il suo monastero.
Chissá se un domani sará in vendita anche la „Cittá delle donne“ di Christine de Pizan, in versione Playmobil? 😉
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In questo viaggio nella storia femminile cerco di non esagerare con la presentazione di donne che Sandro ancora non conosce, per ogni viaggio sono due-tre, mentre delle altre aveva giá sentito parlare; cerco cosí di mantenere un certo equilibrio. Certo che ci sarebbero molte altre figure da presentare ma penso che alla fine, in questo contesto, per lui sarebbe troppo in una volta.
E quale é la vostra „figura femminile preferita“ del Medioevo?


Women’s History 1: Women in Classical Antiquity

3. März 2011

Der erste Teil unserer Reise in die Geschichte des Frauenbilds im Laufe der Zeit führt uns in die Antike.
(Ich bitte zu berücksichtigen, dass dieser Streifzug absolut keinen Anspruch auf Vollständigkeit erhebt, sondern dass einfach durch Beispiele die typischen Merkmale bezüglich des Frauenbilds in der jeweiligen Epoche dargestellt werden sollen. Es ist also mehr ein „Hineinschnuppern“.)
In dieser Zeit herrschte in ganz Europa die Meinung, Frauen seien „von Natur aus schwächlich, triebhaft, leichtsinnig“. Deshalb wurden sie bei Griechen und Römern, Kelten und Germanen, bei Juden und Christen unter die Aufsicht und Vormundschaft der Männer gestellt und als unmündig betrachtet und konnten sich nicht oder kaum am öffentlichen Leben beteiligen. Ihre Rolle war jene der Ehefrau, Hausfrau und Mutter.
Trotzdem gelang es einigen wenigen unerschrockenen Frauen, sich über dies hinwegzusetzen und Erfolg zu haben als Dichterinnen, Philosophinnen, Rednerinnen, Ärztinnen und Herrscherinnen. Die berühmteste griechische Dichterin zum Beispiel ist Sappho um 600 v. Chr., und auch die Mathematikerin und Philosophin Hypathia um 400 ist vielen ein Begriff.

La prima tappa del nostro viaggio nella storia femminile ci porta nell‘epoca antica.
(Vi ricordo che questo viaggetto vuole presentare, attraverso alcuni esempi, il modello di donna nelle diverse epoche, e di certo non mostra la storia femminile completa.)
In quel periodo in Europa si era dell’opinione che le donne fossero „deboli e impulsivi di natura“. Pertanto nelle societá dei Greci e dei Romani, dei Celti come dei  Germani, fra ebrei e cristiani, le donne erano tenute sotto il controllo e la tutela degli uomini e considerate immature, cioè non avevano il permesso di agire in modo indipendente. Il loro ruolo era quello di moglie, casalinga e madre.
Indipendentemente da ciò, alcune donne riuscirono comunque ad avere successo nella politica, letteratura, filosofia, medicina. Un personaggio conosciuto é la poetessa Saffo circa 600 aC, e anche la filosofa e matematica greca Ipazia di Alessandria é abbastanza conosciuta.


Hatschepsut waren wir schon in Ägypten begegnet. Sie ist ein Beispiel dafür, dass Frauen meistens nur dann an wichtige Positionen kamen, wenn es nicht anders ging: Wenn der Ehemann (Pharao, König, Kaiser usw.) plötzlich starb und der eigentliche Thronfolger (Sohn) noch zu jung war. Solche Beispiele finden wir immer wieder im Laufe der Geschichte.

Hathsepsut l’avevamo giá incontrata in Egitto. Lei é un esempio per il fatto che di solito le donne sono arrivate in posizioni di potere solo quando non si poteva evitare: quando il marito (faraone, re, imperatore ecc.) improvvisamente é morto e il successore al trono (figlio) era ancora troppo giovane. Esempi di questo tipo si trovano durante tutti i periodi storici.

Homer meinte, man müsse den Frauen grundsätzlich misstrauisch entgegentreten.
Perikles hielt es für richtig, über „gute“ Frauen nichts zu sagen, auch nichts Gutes.
Euripides hielt alle Männer für Narren, die nicht täglich über Frauen schimpften.
Platon vertrat die Ansicht, als Frauen kämen jene Männer zur Strafe auf die Welt, die im vorigen Leben schlecht gehandelt hätten.
Aristoteles nannte Frauen eine „Unvollkommenheit der Natur“.

Habt ihr euch mal die griechische Mythologie mit Frauen-Augen betrachtet? Die Frauengestalten in Illias und Odyssee spinnen und weben und sind selbstverständlich Kriegsbeute. Athene wird direkt aus einem Männerkopf geboren. Zeus schickt die erste Frau, Pandora, den Männern als Strafe für den Diebstahl des Feuers; und sie bringt auch noch eine Büchse voller Unheil, das sich über die Welt ergießt! Kassandra, Iphigenie, Medea usw. stören als Rebellinnen die männliche Ordnung und sind dem Untergang geweiht. Die kriegerischen Amazonen stellen den Alptraum der Männer dar.

Omero: Le donne vanno affrontate sempre con sospetto.
Pericle: Di donne buone non si deve parlare, nemmeno per esprimere lode.
Euripide: Gli uomini che non si lamentano delle donne ogni giorno sono degli sciocchi.
Platone: Nascono donne gli uomini che nella vita  precedente hanno agito male.
Aristotele: Le donne sono un‘ „imperfezione della natura“.

Avete mai guardato la mitologia greca con occhi femminili? I personaggi femminili in Iliade e Odissea possono filare e tessere e, naturalmente, sono bottino di guerra. Athena è nata direttamente dalla testa di un uomo. Zeus invia la prima donna, Pandora, agli uomini come punizione per il furto del fuoco; e Pandora porta anche un contenitore pieno di guai che si riversa nel mondo!  Cassandra, Ifigenia, Medea ecc. come donne-ribelli disturbano l’ordine maschile e sono condannate a fare una brutta fine. Anche le Amazzoni guerriere non sono altro che l’incubo degli uomini: donne che agiscono in modo indipendente ed autonomo.

Diese Frauengestalt habe ich auch erst jetzt kennengelernt: Eumachia. Sie ist ein Beispiel für die wenigen erfolgreich tätigen Unternehmerinnen Roms und lebte zur Regierungszeit Kaiser Augustus. Nach dem Tode ihres Mannes übernahm sie dessen Geschäfte (Tuchhandel) und wurde Patronin der Tuchhändlergilde. Auch war sie städtische Priesterin der Venus in Pompeji.

Eumachia é uno dei personaggi femminili che ancora non conoscevo. È un esempio delle poche imprenditrici di successo nell’Impero Romano; visse durante il regno dell’imperatore Augusto (31 aC – 14 dC). Dopo la morte del marito, ha continuato con la sua’attività commerciale (stoffe) ed é anche diventata patrona della corporazione dei mercanti di stoffe. Era pure sacerdotessa di Venere a Pompei.


Von den Juden übernahmen die frühen Christen den Mythos der Erbsünde, Eva wird für alles Unglück der Welt verantwortlich gemacht. Eva stammt nicht aus der Natur, sondern aus der Rippe Adams. Geschaffen wurde sie nicht um ihrer selbst, sondern um des Mannes Willen – das betont auch der Apostel Paulus. Der Gottesfluch nach dem Sündenfall dient noch lange als Rechtfertigung für die Unterdrückung der Frau. Augustinus meint um 400 n. Chr., dass es einfach der natürlichen Ordnung entspräche, dass die Frau dem Manne diene.

Dagli ebrei  i primi cristiani hanno ripreso il mito del peccato originale, Eva è accusata di tutti i mali del mondo. Eva non viene dalla natura, ma dalla costola di Adamo. Non è stata creata per essere sé stessa, ma per essere al servizio dell’uomo, come ribadisce anche l’apostolo Paolo. La maledizione di Dio dopo il peccato rimane per lungo tempo una comoda giustificazione per l’oppressione delle donne. Verso il 400 dC Agostino dichiara che corrisponde all’ordine naturale che la donna serva l’uomo.


431 findet das Konzil von Ephesus statt. Hier wird beschlossen, Maria zur Mutter Gottes zu ernennen. Im 5. Jh. kam die Kirche zu Entscheidung, dass Maria vor, während und nach der Geburt ihres Sohns Jungfrau gewesen sei. Somit wird von Männern ein klares und unerreichbares „ideales“ Frauenbild geschaffen. –
Wie aus einem Film kommt uns die Geschichte der Theodora vor. Sie war Kaiserin von Byzanz, Ehefrau des oströmischen Kaisers Justinian I. Theodora wuchs als Kind einer Schaustellerin und eines Zirkus-Tierwärters auf. Mit 25 Jahren begegnete sie Justinian, der sie heiratete. Von Beginn an trat sie als ebenbürtige Mitregentin auf. Sie veränderte die Scheidungsgesetze, erlaubte Frauen eigenen Besitzerwerb; Schauspielerinnen wurden nicht mehr geächtet und der Mädchenhandel eingedämmt. Sie starb kinderlos.

431 ha luogo il Concilio di Efeso. Qui si decide di nominare ufficialmente Maria come Madre di Dio. Nel quinto secolo la Chiesa decide la verginitá di Maria, prima, durante e dopo la nascita di suo figlio. Vi è quindi una chiara e irraggiungibile immagine „ideale“ della donna, creata da uomini. –
Interessante é la storia di Teodora. Lei era imperatrice di Bisanzio, moglie dell’Imperatore Giustiniano I. Teodora era la figlia di un’attrice e di un custode di animali da circo. A 25 anni incontra Giustiniano che la sposa. Fin dall’inizio appare come co-reggente. Cambia le leggi sul divorzio, consente alle donne l’acquisizione di proprietà e influenza la politica del marito. Muore senza figli.

Wenn ihr euch fragt, wie Sandro auf all das reagiert hat: sehr interessiert, zum Teil verblüfft und erstaunt.
Er hat sich dann noch lange den Ausstellungskatalog angeschaut und auf diese Weise schon einen Vorgeschmack auf die nächsten „Reiseziele“ erhalten.

Se volete sapere come ha reagito Sandro alle novitá: molto interessato e anche stupito e meravigliato!
Ha continuato a sfogliare il catalogo fino alla fine e cosí ha giá avuto qualche assaggio dei prossimi viaggi nella storia.

Ich finde es wichtig, dass man auch über diese Perspektive der Geschichte ein bißchen eine Ahnung hat. Immer noch handeln die meisten Geschichtsbücher von Männern in Politik, Kunst, Literatur, Musik usw., während Frauen aus denselben Bereichen nur am Rande, als Ausnahme sozusagen, vorkommen; als hätte es kaum welche gegeben. Tatsache ist, dass sie aber meistens über Jahrhunderte hinweg unbeachtet geblieben sind. Da gibt es für das kollektive Gedächtnis noch viel zu tun, finde ich.
Ich habe dieses kleine Denkspiel schon einmal beschrieben: Versucht, 5 Künstler zu nennen. Kein Problem, oder? Und jetzt: 5 Frauen aus der Kunst! Die meisten Menschen müssen da ein bißchen länger nachdenken.
Eines meiner Bildungs-Ziele für meine Söhne ist, dass sie mit derselben Leichtigkeit jeweils 5 Frauen aus Kunst, Literatur, Musik, Politik, Nobelpreisträgerinnen und Sportlerinnen und Wissenschaftlerinnen usw. nennen können. Gleichberechtigung und Chancengleichheit fangen in unseren Köpfen und Gedanken an.
John möchte die Women’s-History-Kärtchen für seine Geschichte-Lehrerin in die Schule mitnehmen, er meint das würde sie interessieren.

Penso che sia importante che si conosca almeno un po‘ la storia anche da questa prospettiva. La maggior parte dei libri di storia parla quasi esclusivamente di grandi uomini in politica, arte, letteratura, musica ecc., mentre le donne spesso appaiono poco, come eccezioni, o come se le poetesse, artiste, compositrici, donne in politica fossero state inesistenti o di poca importanza. Il fatto è che sono state ignorate per secoli. In questo senso, credo, c’é ancora molto da lavorare sulla memoria collettiva.
Ho giá una volta descritto questo piccolo gioco: Prova a dire il nome di cinque artisti. Nessun problema, giusto? Picasso, Van Gogh, Da Vinci, Michelangelo, Klee… E ora: 5 artiste! La maggior parte delle persone deve pensarci un po‘.
Uno dei miei obiettivi educativi per i miei figli è che loro siano in grado di elencare con la stessa facilità e naturalezza 5 donne in arte, letteratura, musica, politica, premi Nobel, sport, scienze e così via. Le pari opportunitá iniziano nelle nostre teste, nei nostri pensieri, negli esempi che conosciamo.
John ha giá chiesto di poter portare le cartoline di questo progetto alla sua insegnante di storia a scuola, pensa che sarebbe interessata a questo materiale.

Als „Produkt“ der Reise durch die Antike entstand dieser Leporello. Es sind dabei ganz einfach die nochmal ausgedruckten Kärtchen eingeklebt und dazu eine Zeitleiste gezeichnet und die Jahreszahlen notiert. Der Leporello ist an der letzten Seite gelocht und kann so in die Geschichte-Mappe zum Kapitel „Antike“ gegeben werden.

Il „prodotto“ di questo viaggio attraverso l’epoca antica é questo leporello. Sandro ha semplicemente incollato le cartoline ristampate un’altra volta e ha disegnato una linea del tempo vicino. Il leporello ha due buchi sull’ultima pagina, cosí puó essere semplicemente inserito nel raccoglitore di storia, nel capitolo „epoca antica“.


Demnächst wollen wir auch das Frauenmuseum Meran besuchen. Das Museum ist vor kurzem in neue Räumlichkeiten umgezogen und wird im April offiziell neu-eröffnet.
Habt ihr auch ein Frauenmuseum in eurer Gegend?

Prossimamente visiteremo anche il Museo delle Donne di Merano che poco fa é traslocato in una nuova struttura, ad aprile ci sará l’apertura ufficiale.
Anche voi avete un museo delle donne nelle vostre vicinanze?