Vor kurzem sind wir auf einem Spaziergang einem Kuckuck begegnet: man hört diesen Vogel zwar täglich rufen, aber man bekommt ihn nicht so oft zu Gesicht, und wenn, dann hat man bestimmt keinen Fotoapparat zur Hand…
Poco fa abbiamo incontrato, durante una passeggiata, un cuculo seduto su un recinto: questo uccello lo sentiamo chiamare quasi ogni giorno in questo periodo, ma pochissime volte siamo riusciti ad osservarlo e mai avevamo a portata di mano la macchina fotografica…
Zum Kuckuck haben wir wieder in verschiedenen Büchern recherchiert und auch im Internet.
Hier gibt es sehr schöne Bilder.
Abbiamo fatto alcune ricerche su questo uccello in diversi libri e anche in rete.
Qui ci sono delle belle fotografie.
Interessant, wie der Kuckuck in verschiedenen Sprachen heißt: Cuculo, Cuckoo, Kukushka, Kukula, Coucou…
Interessanti i nomi per il cuculo in altre lingue: Kuckuck, Cuckoo, Kukushka, Kukula, Coucou…
Natürlich glauben wir nicht, dass der Kuckuck „zu faul“ ist um ein eigenes Nest zu bauen! Wir fanden allerdings nur einen einzigen Hinweis darauf, warum der Kuckuck seine Eier in fremde Nester legt. Vermutlich hängt das damit zusammen, dass der Kuckuck früher wilde Rinderherden begleitete und sich vor allem von ihren Parassiten (Maden) und von den Fliegenschwärmen, die es da zuhauf gab, ernährte. Da die Rinderherden von Weide zu Weide zogen, musste der Kuckuck mitziehen und hatte also „keine Zeit“, sich um den Nestbau zu kümmern. Das wäre doch eine einleuchtende Erklärung!
Ovviamente non crediamo che il cuculo sia „troppo pigro“ per costruire un nido proprio ed allevare i propri figli! Abbiamo trovato una sola indicazione che potrebbe spiegare il suo comportamento. Probabilmente é collegato al fatto che in tempi passati questo uccello usava accompagnare le mandrie di manzi per nutrirsi dei loro parassiti e delle tantissimi mosche e moscerini che naturalmente si trovavano in questo tipo di ambiente. Cosí, visto che i manzi passavano da pascolo in pascolo in cerca di cibo, anche il cuculo si vedeva costretto di seguirli per non perdere la sua fonte di cibo. In pratica, in questo modo, „non aveva tempo“ per occuparsi di fare un proprio nido e accudire i piccoli e questo comportamento gli é rimasto fino ad oggi. Beh, potrebbe essere una spiegazione plausibile, no?
Wusstet ihr das? – Vorbild für die Figur des Roadrunner war der Wegekuckuck (Geococcyx californianus, engl. Greater Roadrunner), ein großer amerikanischer Kuckucksvogel!
Lo sapevate? – Modello per il Beep Beep é stato il Geococcyx californianos, in inglese Greater Roadrunner, un tipo di cuculo americano, detto anche corridore della strada!
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Wir befassten uns noch ein wenig mit Redensarten, in denen der Kuckuck vorkommt, und sangen noch einige typische Kuckucks-Lieder wie:
Abbiamo anche parlato di proverbi tedeschi che hanno il cuculo come protagonista, e abbiamo cantato alcune canzoni tradizionali come:
Auf einem Baum ein Kuckuck – die Version von H. Grönemeyer hier
Kuckuck, Kuckuck ruft’s aus dem Wald
Der Kuckuck und der Esel – es gibt dazu sogar eine recht rockige Version – qui una versione un po‘ rock ;)
La canzone del cuculo
Fallen euch noch weitere Kuckucks-Lieder ein?
Von Händel gibt es das nette Stück „Der Kuckuck und die Nachtigall.“
…Kuckuck! 🙂
Vi vengono in mente altre canzoni del cuculo?
Anche il compositore Händel si é dedicato al cuculo, é un pezzo molto simpatico.
… cuccú! 🙂